sabato 18 febbraio 2012

Il diario del vampiro - La messa nera di Lisa Jane Smith

Il diario del vampiro - La messa nera
di Lisa Jane Smith
Listino: € 12,90
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Pagine: 224, rilegato
Lingua: Italiano
EAN: 9788854114463
Data uscita: 16/04/2009

Trama (feltrinelli):
Non c'è più traccia di Stefan e Damon da quando è scomparsa la bellissima Elena, l'amore che ha unito e diviso i due fratelli vampiri. Intanto Caroline è decisa a riconquistarsi le sue vecchie amiche: Bonnie, dotata di poteri paranormali, e la risoluta, sfuggente Meredith. Ma Bonnie sa che qualcosa sta per accadere. Sente che l'immane forza malvagia che ha già seminato tanto terrore sta tornando. Altro male sta per abbattersi sugli abitanti di Fell's Church, un male inaudito: l'Altro Potere si prepara a mietere nuove vittime, e i nostri giovani eroi dovranno combattere una dura battaglia in cui, per fermare in tempo il male, dovranno essere pronti a tutto, Anche a mettere da parte le passioni personali, così brucianti e così distruttive.

FANTASTICO.
INCREDIBILE.
COMMOVENTE.
EMOZIONANTE.
TERRIFICANTE.
PAUROSO.
Non trovo abbastanza aggettivi per poter spiegare come è stato questo ultimo libro. Nessuna di queste parole può minimamente contenere ciò che mi ha fatto provare. Ma ce n'è una che può descrivere il mio stato d'animo alla fine del libro: GIOIA.
Il libro inizia che sono passati sei mesi dalla morte di Elena: Stefan è a Firenze con Damon per mantenere la promessa fatta ad Elena di prendersi cura l'uno dell'altro; e la vita scorre di nuovo tranquilla a Fell's Church;   fino a quando Bonnie non sogna Elena che l'avverte di un nuovo, terrificante, imminente pericolo, chiedendo all'amica di chiedere aiuto all'unico che potrebbe proteggerle: Stefan. Così Stefan, richiamato da un incantesimo di Bonnie, fatto con Meredith e Matt, torna in città con Damon, e scopre ciò che ultimamente è successo: Sue cccc è morta; brutalmente uccisa da un qualche Potere, che intende fare una seconda vittima: Vicky Bennet. Tocca a Stefan con l'aiuto di Bonnie, Meredith, Matt, ed inaspettatamente di Damon, a risolvere la questione: capire chi è questo enorme e brutale Potere, e proteggere Vicky e chiunque altro possa essere in pericolo. Ed una parte dei presupposti riescono a mantenerli: Stefan grazie al diario di Honorya Fell e altri scritti, scopre chi sia il 'leccapiedi' usato dal Potere per commettere l'omicidio di Sue: Tayler Smallwood; alleatosi con il Potere per poter avere la sua eredità impressa nel dna: la licantropia. E grazie a Tayler riescono a scoprire chi ci sia dietro questo grande pericolo: Klaus, l'originario che creò Katherine, e che ha ucciso Sue. E Vicky. Ma dopo la morte di Vicky, l'equilibrio nel gruppo si rompe: Stefan è infuriato con Damon perché avrebbe dovuto fare la guardia alla casa di Vicky, avrebbe dovuta  proteggerla, e invece è morta; e Stefan non riesce a non sentirsi in colpa per essersi fidato del fratello, niente sapendo però, che Damon non ha potuta aiutarla perché non era stato invitato ad entrare in casa (cosa che solo alla fine del libro si scoprirà), e infuriato se ne va dal gruppo, abbandonandoli. Intanto Klaus ha preso Caroline, invitando Stefan a raggiungerlo nel bosco di notte, da solo, per 'parlare da gentiluomini', e lui dopo aver intimato violentemente agli amici umani di non seguirlo, si reca nel bosco, armato solo di una lancia di frassino, l'unico legno che può uccidere un originario. Ma ovviamente, nè Matt, nè Meredith, nè la dolce e spaventata Bonnie, fanno ciò che gli è stato ordinato, seguendo così Stefan nel bosco, e avvertendolo in tempo dell'agguato di Tayler dietro le sue spalle. E mentre Matt si avventa su Tayler, Meredith libera Caroline, e Stefan combatte contro Klaus, Bonnie guarda spaventata ciò che accade agli amici in pochissimi secondi: Matt viene lanciato contro un albero e rimane privo di sensi, Meredith scontratasi insieme a Bonnie contro Tayler rimane gravemente ferita alla gamba, e Stefan sta morendo sotto le mani di Klaus.. fino a quando non interviene Damon, venuto a salvare il fratello. Ma nè la rabbia, nè il dolore per il fratellino, riesce a dare a Damon la forza necessaria per scontrarsi contro Klaus, il quale liberatosi di Damon, torna all'attacco verso Stefan, che in fin di vita, accasciato per terra, è protetto dal corpo di Bonnie, la quale in preda al dolore e al terrore lancia una disperata richiesta d'aiuto. E la richiesta viene accolta. E' una notte d'estate: la vigilia del solstizio d'estate. La notte in cui la linea che separa il mondo reale da quello irreale è talmente sottile da permettere agli spiriti inquieti morti nelle terre di Fell's Church di risorgere, per mettere fine al sangue versato, per mettere fine a Klaus. E questa armata ha un condottiero. No, una condottiera. Elena. La quale, morto Klaus, salva la vita di Stefan, cura Matt, e Meredith, e Caroline, e infine anche Damon, donando loro la luce che la componeva, e sparendo dopo averlo fatto, lasciando uno Stefan estremamente addolorato. Ma il suo dolore, se non il suo amore permette un altro miracolo. Un balenio di luce e di colori fa breccia al centro della radura, lasciando poi spazio a 'Qualcosa di bianco, una figura spettrale, ma all'apparenza più consistente. Una figura piccola e rannicchiata, che non poteva essere altroche quel che sembrava ai suoi occhi.'. Elena.
Beh non c'è altro da aggiungere a ciò che ho appena scritto, per quel che riguarda la trama del libro. Posso solo dire che questo è stato uno dei libri più belli, ed emozionanti che io abbia letto: mi sentivo dentro il libro, come mi accade quando vedo uno di quei film in cui c'è tanta azione, ma anche sorpresa nel vedere cose che non avresti pensato, e che ti riempono infinitamente di gioia. Ci sono state molte scene che mi hanno fatto piangere di tristezza come quando è morta Sue, o di gioia come quando Damon è tornato a salvare il fratello, o quando Elena è apparsa insieme all'armata, o quando Elena è finalmente tornata riabbracciando le amiche, gli amici, e il suo Stefan. E devo dire che non mi aspettavo tutto questo.. non mi aspettavo questa emozione, commozione, e affetto per i personaggi, soprattutto per il fatto che avevo già un' Elena, o uno Stefan nella mia vita; ma questi, pur essendo completamente diversi dai personaggi del telefilm mi hanno fatto innamorare lo stesso. Alla fine, hanno solo il nome uguale, perché i personaggi sono diversi, e la vicenda è diversa, quindi è come se fossero due cose completamente diverse, anzi, lo sono.


''«Le hanno riempito i capelli di lacca», singhiozzò. «Sue non ha mai usato la lacca. È terribile». Chissà perché, in quel momento, le sembrò la cosa peggiore di tutte.''


''«Non ci sono scuse per mollare solo perché sembra che finiremo col perdere. Dobbiamo tentare... perché l'alternativa sarebbe rinunciare».''


''Fra le braccia aveva un angelo, splendido, fremente di vita e di bellezza. Un essere di aria e fuoco. Elena rabbrividì poi, con gli occhi chiusi, sollevòla bocca verso di lui. Il bacio sciolse le ultime resistenze. Risvegliò ogni senso sopito in Stefan, disperdendo e cancellando ogni ostacolo. Il giovane sentì cedere ogni controllo, quel controllo che era stato così difficile mantenere da quando l'aveva persa. Tutto nel suo animo si stava scuotendo, tutti i nodi si sciolsero, ogni barriera crollò. Sentì scivolare giù le lacrime mentre la stringeva a sé, desiderando fondersi con lei, perdersi in lei fino a diventareuna cosa sola. Così niente avrebbe più potuto separarli.''


''Gli occhi di Bonnie erano troppo offuscati da una danza di puntini grigi per distinguere la scena, ma sentì chiaramente la voce che risuonò nella radura, fredda e arrogante, carica di condanna. «Sta' lontano da mio fratello». [...] Gli occhi erano completamente neri, con le pupille dilatate al massimo. Tutta la violenza a stento contenuta, quella spaventosa energia trattenuta, era svanita. S'inginocchiò e toccò la testa bruna posata sulla terra. «Stefan?». Bonnie chiuse gli occhi. Damon ha paura, pensò. Damon ha paura – Damon! – e io, oh Dio, io non so cosa fare. Non c'è nulla da fare – ed è tutto finito e siamo tutti perduti e Damon ha paura per Stefan. [...] Aveva preso la mano di Stefan, senza alcunimbarazzo, come se la cosa fosse del tutto logica e sensata. [...] «Non mi importa proprio niente della loro vita», sibilò Damon. Anchequella era verità, si disse Bonnie, per niente offesa. Lì c'era una sola vita che Damon aveva a cuore, e non era la propria.''


''È così che inizia la fine. Così semplicemente, con una sola parola, e tustai per morire in una notte d'estate. Una notte d'estate in cui la luna e lestelle brillano in cielo e i falò ardono come le fiamme che i druidiaccendevano per rievocare i morti. «Bonnie, vai», le disse Stefan con voce sofferente. «Scappa finché sei intempo». «No», replicò Bonnie. Mi spiace, Elena, non sono in grado di salvarlo.Questo è tutto quel che posso fare. Poteva aspettare che Stefan morisse così, invece che con i denti diKlaus piantati nella gola. Non sembrava fare molta differenza, ma era il massimo che lei potesse offrire.''


''A quel punto Bonnie capì. Stavano arrivando. Da oltre il fiume, dove c'era il vecchio cimitero. Dal bosco, dove erano state scavate innumerevoli tombe di fortuna per gettarvii corpi prima che marcissero. Gli spiriti inquieti, i soldati che avevanocombattuto ed erano morti lì durante la guerra civile. Un'armatasoprannaturale aveva risposto alla sua richiesta di aiuto.Stavano prendendo forma ovunque. Erano centinaia. Adesso Bonnie riusciva a distinguere dei volti. Le sagome confuse andavano assumendo vaghe sfumature di colore, come pallidi acquerelli. Vide una parvenza di blu, un barlume di grigio. C'erano sia confederati che soldati dell'Unione. Bonnie intravide una pistola infilata in una cintura, il luccichio di una sciabola decorata. I galloni su una manica. Una folta barba nera; una lunga, curata barba bianca. [...] Il suolo di Fell's Church stava restituendo i suoi sanguinosi ricordi. Gli spiriti di coloro che vi avevano perso la vita erano di nuovo in marcia. E Bonnie riusciva a percepire la loro rabbia. Questo la intimorì, m aun'altra emozione stava nascendo dentro di lei, qualcosa che le fece trattenere il respiro e stringere più forte la mano di Stefan. Perché l'armata di nebbia aveva un condottiero.'' 


''Bonnie rimase sfacciatamente a osservarli, sentendo che quella felicità inebriante stava traboccando in lacrime. Sentiva un groppo in gola, ma queste erano lacrime dolci, non lacrime salate di dolore, e sorrise ancora. Era sporca, fradicia d'acqua, e non era mai stata così felice in vita sua. Aveva voglia di ballare, di cantare e di fare ogni sorta di sciocchezze.''


''21 giugno, ore 7,30
Solstizio d'estate Caro diario,oh, è tutto così pazzesco da spiegare, e non ci crederesti comunque. Vado a letto. Bonnie''


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