Beh non c'è molto da dire sulla storia, la Trama la definisce molto bene in linee generali.. ed essendo molto ma molto intrecciata non riuscirei di certo a riassumerla! Ma pur essendo una storia molto originale, che allaccia due tempi completamente diversi, non è questo che affascina il lettore; sono i due protagonisti provenienti da questi tempi così distanti che incantano, e soprattutto, lui, il Falco! Hawk è un personaggio che farebbe capitolare qualunque donna, dentro e fuori il libro, e non intendo solo per il fatto che ha un'innata passionalità e virilità quasi sconcertante, ma per il fatto che lo si può definire in tutto e per tutto un 'uomo'. Passionale, coraggioso, combattivo, con un grande cuore e grandi ideali, è un padrone severo, e generoso, abbraccia le novità con entusiasmo, ama la propria terra e il proprio popolo, difendendolo col corpo e con lo spirito, ed aspetta la donna con cui passare il resto della sua vita e con cui riempire la bellissima Stanza dei bambini. Ed infatti arriva lei, che riassume tutto quello che lui ha sempre desiderato, sconvolgendolo e confondendolo fino al punto di farlo mettere in discussione. Ma quando l'amore chiama, non c'è nulla che si possa fare: pur essendo Adrienne un falcone indomabile, Hawk riuscirà nell'impresa di domarla... E così dicendo, non si può di certo spiegare tutto quello che io voglia dire, quindi, ecco qui qualche frase presa da questo emozionante libro:
''Grimm corrugò la fronte. «Ma che cosa fai tu alle donne, quando siete a letto?»
«Do loro quello che vogliono. Fantasia. Mi concedo anima e corpo per soddisfare ogni loro capriccio.»
«E come fai a sapere quali sono le fantasie di una donna?» si chiese Grimm ad alta voce.
«Hai reso l'idea» lo interruppe Grimm, deglutendo.
...
«Donnaiolo.»
«Mmm-mmm» concordò Hawk.
«Ma almeno te li ricordi i loro nomi?»
«Tutti e cinquecento.» Hawk nascose il ghigno con un sorso di porto.
«Canaglia. Libertino.»
«Mascalzone. Gaudente. Farabutto. Ah, eccone uno bello: dissoluto» continuò Hawk, per aiutarlo.''
...
«Che desiderio hai espresso, Grimm?» Hawk ignorò l'avvertimento con l'atteggiamento di 'poi ci penserò', come faceva sempre quando si trattava di ragazze.
Un sorriso si disegnò lentamente sul viso di Grimm. «Una ragazza che non ti voglia. Una carina, anzi, una bella da togliere il fiato, brillante e saggia. Una con un viso e un corpo perfetti, e un 'no' perfetto sulle sue labbra perfette, solo per te, mio caro amico perfetto. E ho desiderato anche di poter assistere alla battaglia.»
Hawk sorrise, con aria di sufficienza. «Non accadrà mai.»''
''Adrienne si mise a borbottare un'invettiva alquanto colorita contro gli uomini belli. Non era moralmente accettabile che una persona cattiva come Eberhard fosse così attraente. La giustizia poetica esigeva diversamente: il viso delle persone non doveva riflettere il loro cuore? Se Eberhard fosse stato brutto d'aspetto, come Adrienne aveva scoperto in seguito che era spiritualmente, lei non si sarebbe mai ritrovata dalla parte sbagliata di una pistola. Certo, Adrienne aveva imparato in maniera brutale che ciascun lato di una pistola era quello sbagliato.
Quindi quell'uomo alla fucina non era suo marito. Santo cielo, cosa avrebbe trovato quando si fosse girata? E soprattutto, avrebbe mai osato girarsi?
Si voltò appena, come se una sbirciatina di sottecchi fosse più sicura. Come se potesse minimizzare l'impatto. Presto Adrienne scoprì quanto si sbagliava. Niente avrebbe potuto minimizzare l'impatto di quell'uomo.
Il Valhalla a destra. Il paradiso riconquistato a sinistra.
Un paio di mani le afferrarono la vita da dietro e il fabbro la strinse contro il suo corpo scolpito.''
''«Mi chiamo Hawk, Falco. ... Su questo ti sbagli. Io scelgo, io realizzo, io perseguo, io prometto, io ottengo. Questa, questa, amico mio, è una verità assoluta.»''
''Un gemito primitivo gli uscì dalle labbra, mentre la guardava graffiarsi la pelle con violenza, nel vano tentativo di bloccare l'attacco di qualche bestia feroce che la stava tormentando, a causa della febbre.
Si sarebbe graffiata a sangue, se non l'avesse fermata subito, eppure non sopportava l'idea di legarle le mani, come aveva raccomandato il guaritore. L'immagine di lei che si agitava con i polsi legati gli balenò davanti agli occhi, allora soffocò un grido furioso. Come poteva combattere un invasore invisibile, che a quanto pareva era invulnerabile? Come poteva sconfiggere un veleno che non aveva antidoto?
Si fermò solo un attimo, prima di togliersi di dosso la camicia e gli stivali. Vestito solo del kilt, si stese sul letto e si adagiò intorno a lei, stringendola contro il suo corpo.
«Adrienne!» Inveì disperato, mentre la cullava tra le braccia. Come poteva provare un dolore simile per una sconosciuta? Da dove derivava quell'impressione che avrebbero dovuto avere più tempo da passare insieme?
Si poggiò contro il muro, cullandola con le gambe; con le braccia strette attorno a lei che si agitava e tremava; con il mento poggiato sulla sua testa.
A notte fonda la febbre salì e lei parlò, e pianse lacrime d'argento.
Non avrebbe mai saputo che lui le aveva asciugate, baciandole una per una.
Non avrebbe mai saputo che lui l'aveva ascoltata, con il cuore in pena, piangere per un uomo che lui non riteneva degno di quelle lacrime, desiderando con tutte le sue forze di essere il primo uomo che lei avesse amato.''
''Le dita di lei si mossero con esitazione sotto il calore dei suoi occhi sorridenti, occhi segnati da piccole rughe agli angoli. Eberhard non aveva mai avuto nemmeno una ruga. Non poteva fidarsi di un uomo che non avesse nemmeno una ruga attorno agli occhi. Uno non aveva vissuto e riso abbastanza, se non aveva almeno qualche grinza. Come aveva fatto a non notare prima le sottili linee sul viso di Hawk?''
...
«Io sono l'uomo per te, fanciulla» le disse dolcemente. «Finisce tutto qui. Con me. Il migliore e l'ultimo. Oh, sicuramente l'ultimo.»''
... beh direi che è meglio fermarmi, perchè ci sono ancora tantissime parti che mi hanno fatto galoppare il cuore, e se solo andassi avanti potrei riscrivere il libro per intero!! Quindi.. consiglio vivamente questo fantastico e appassionante libro!
♥ Prima: c'è desiderio. Poi: passione. Poi: sospetto. Gelosia. Rabbia. Tradimento. Quando l'amore si da al migliore offerente non può esserci fiducia e senza fiducia non può esserci amore. La gelosia, si la gelosia, ti farà diventare matto. ♥
Miele nero di Winchester Alice Listino: € 9,80 Editore: Mamma Pagine: 380, brossura Lingua: Italiano EAN: 9788887303490 Data uscita: 01/2011
Trama (feltrinelli): Gabriel ha uno sguardo screziato di nero che è impossibile trovare in altre creature, siano esse mortali, demoni o vampiri; e un'illogica, assoluta determinazione a proteggere Alissa e la sua innocenza. Alissa lavora nel ristorante del padre e ha solo 18 anni. E nessuna delle tre anime di Gabriel è conciliabile con il suo mondo. La passione incontenibile e la maledizione più crudele bruciano nel cuore di una Torino magica e pericolosa in cui le streghe non staranno a guardare. Tra amuleti di ametista, pugnali dalla lama liquida e circhi delle meraviglie in cui nessuno è ciò che sembra, il sangue nero di Gabriel si rivelerà dolce come miele e letale come veleno.
Questo libro mi è stato prestato dalla mia frufru, e sapevo già quale fosse la storia prima ancora di leggerlo.. ma ammetto che è stato incredibilmente meraviglioso lo stesso!! Mi ha rapita, stregata, ed ammaliata, con la sua passione travolgente, e la sua impacciataggine amorosa che il più delle volte mi strappava una risata!! Gabriel è un figo da paura. Non c'è altro modo per descriverlo! E ovviamente entra a far parte del quartetto di statue greche: Daniel, Edward e Stefan. Ma a differenza di loro, è quello più 'umano' dal punto di vista sentimentale: Edward è il principe azzurro che ogni ragazza cerca, sempre attento ad ogni esigenza; Daniel è il tormentato amore di una vita eterna, tenebroso, scostante ma tremendamente magnetico; Stefan è il vampiro dal cuore tenero, pronto ad aiutarti sempre e che non maschera la sua natura; tutti sono innamoratissimi, e pur impreparati ad un amore così grande e travolgente, rimangono comunque in un modo o nell'altro abbastanza 'composti'. Gabriel, invece, è impacciato. E' confuso, non sa che pesci prendere, non sa come comportasi, è indiscutibilmente impreparato ad un amore così travolgente e rovente, da sembrare incredibilmente umano, con le sue parolacce sempre a portata di bocca e ai suoi pensieri sempre così frizzanti e divertenti. La trama della storia è molto intrecciata, e quindi non starò qui a descriverla, consapevole del fatto che riuscirei a riempire il blog, quindi mi soffermerò solo nelle parti che più mi hanno colpita:
Sophia: ''Le parole che dirò sono per colui che è diviso tra tre mondi. Sarai libero di scegliere se varrà la pena di lottare per l'unica cosa che ti rende umano. A te che hai compiuto l'abominio, salvato dal fuoco e condannato dall'acqua sarai, davanti al migliore dei mali ti piegherai. Solo con la tua morte, pace mi darai.''
Gabriel: ''E se quel sentimento, quell' 'amore' o come si chiamava, in realtà non fosse stato altro che un virus? Magari aveva prolificato indisturbato nell'organismo e adesso mi stava intaccando gli organi. [...] Poi eravamo rimasti da soli. Alissa e io. Avrei dovuto prenderla lì e saziarmi del suo corpo in ogni modo, la fantasia non mi mancava di certo, e invece l'avevo appena sfiorata. Patetico stupido mezzosangue infetto. [...] No. Merda, o trovavo una soluzione oppure trovavo una soluzione. Le avevo anche proposto di fare una 'passeggiata'. Una passeggiata. Da dove mi era uscito? E cosa si faceva in questa fantomatica passeggiata? Lo ignoravo.''
Don Juan De Marco: ''..Ci sono solo quattro domande che contano nella vita: cosa è sacro, di cosa è fatto lo spirito, per cosa vale la pena vivere e per cosa vale la pena morire.. la risposta, ad ognuna, è la stessa: solo l'amore.''
Gabriel: ''Non so per quanto tempo restammo là dietro, nascosti a tutto il mondo, a baciarci come se fosse l'ultima volta che potevamo farlo. La consapevolezza che stavamo facendo la cosa più giusta di tutte arrivò come un'eco lontana e si rovesciò su entrambi, facendoci sorridere. E non m'importava più di nient'altro nell'universo. Eravamo fuoco.''
Gabriel: ''Rividi tutto. Un ragazza che mi inondava con un getto di acqua gelata. Quella stessa ragazza che mi sorrideva imbarazzata e in preda ad un cuore impazzito. Quella stessa ragazza alla quale avevo rubato il bacio che mi aveva sconvolto, spezzato, acceso, e bruciato. Quella stessa ragazza alla quale avevo mentito e fatto del male. Quella stessa ragazza che avevo dovuto lasciare sulla panca gelida, dura, di un androne, soltanto per allontanare il suo destino dal mio. Quella stessa ragazza che apparteneva ad un'altra vita ma che avevo ritrovato grazie al destino, o a qualsiasi cosa fosse, e ora si trovava accanto a me. Alissa.''
Alissa: ''[...] Il sapore fu qualcosa di sbalorditivo. Un sapore sublime. Cioccolata densa, leggermenta amara, deliziosamente piccante, gustosamente tiepida, stva scendendomi giù nella gola con foga. Divina, perfetta. Mi aggrappai ancora meglio a Gabriel e continuai a nutrirmi con voracità , dimentica di gentilezze. [...] Oddio, ma quanto avevamo aspettato? Era una cosa unica, sarei sicuramente morta d'infarto con tutte le sensazioni che mi travolgevano in quel momento. Stavo volando.''
Benvenuti nel mio blog! ♡♡
Mi chiamo Claudia e sono di Palermo. Sono una nerd. Amo leggere libri, manga, guardare serie TV ed anime. Prediligo il fantasy, ma leggo anche romance, gialli, distopici, classici, shoujo, shonen... Praticamente: qualsiasi cosa mi attiri. Adoro anche ascoltare la musica, e se siete dal PC, probabilmente è partita una delle canzoni che mi piacciono perora. Quindi non mi rimane che augurarvi buona lettura! ♡
"Aveva imparato quella lezione molto tempo prima: anche nella confusione di un dolore insopportabile, c'era sempre spazio per una risata."
[Le cronache di Magnus Bane]