martedì 21 gennaio 2014

Teardrop di Lauren Kate

Teardrop
di Lauren Kate
Listino: € 18,50
Editore: Rizzoli
Pagine: 460
Lingua: Italiano
EAN: 9788817069540
Data uscita: 30/10/2013


Trama (feltrinelli):

Eureka Evans, diciassette anni, non piange mai. Non piange neppure quando sua madre muore davanti a lei, travolta da un'onda anomala. Dopo il terribile incidente, Eureka va a vivere con il padre e la sua nuova moglie, ed è attanagliata dal senso di colpa per non essere riuscita a far nulla. Nonostante tutto, continua a non piangere. E questa è una fortuna. Perché Eureka non lo sa, ma è una discendente di Selene, regina di Atlantide, e avrebbe il potere di far risorgere il continente perduto e quindi distruggere la Terra, se versasse così tante lacrime da esprimere più dolore di quanto si possa sopportare nel mondo. Per evitare che questo accada, c'è chi cerca di ucciderla, ovvero i discendenti di Leander, che nell'antica Atlantide aveva amato la regina Selene. L'onda anomala è opera loro. Di quella stirpe fa parte anche Ander, un ragazzo cresciuto con le storie della tradizione di Atlantide, e con l'idea che si può fare di tutto pur di evitare che riemerga...

Dalla penna di Lauren Kate nasce questa nuova e promettente serie, a cui fa capo il primo libro: Teardrop. In questa nuova storia ci ritroviamo, come nella precedente, in un'ambientazione complicata e mitologica, che non riguarda più però il mondo dei cieli, ma bensì quello del mare. Sì, perché in queste pagine la protagonista indiscussa è proprio Atlantide, la leggendaria isola sommersa.
Per chi non sapesse nulla sull'argomento... Atlantide viene menzionata per la prima volta da Platone; ci sono non poche versioni sulla sua origine, cultura e fine. Tra le tante, si dice che Atlantide fosse una grande potenza e che dopo il fallimento dell'invasione di Atena, sia sprofondata 'in un singolo giorno e notte di disgrazia' ad opera di Poseidone. Ci sono altre storie che menzionano invece, le lacrime di una giovane fanciulla, le quali furono la causa dello sprofondamento dell'isola. Atlantide è nota in molte culture, ed è protagonista di non poche storie; tra le quali, la più nota, soprattutto ai bambini, è il capolavoro Disney ''Atlantis - L'Impero perduto''.
Ebbene, tutto ciò che è possibile sapere su Atlantide, e sulla sue leggende,  non ci da il ben che minimo aiuto a capire le vicende di questo nuovo libro. Come ben sa, chi ha già letto l'opera precedente della scrittrice, Lauren Kate ha la bravura di mantenere celato il motivo e la trama dei suoi libri fino all'ultima pagina. Pur cercando di trovare la spiegazione a fatti e vicende, e di rimuginare sulla relazione dei personaggi, che non è mai lineare, è impossibile sapere ciò che nel nuovo capitolo può accadere. Se di una cosa sono sicura, è che la storia non sarà per nulla prevedibile, bensì, sarà una nuova intricata e complicatissima avventura.
Detto questo, devo comunque ammettere che Fallen, a suo tempo, mi aveva colpito più intensamente, rispetto Teardrope. Sarà per il fatto che i due protagonisti, Eureka e Ander, si vedono pochissimo: la loro relazione, a differenza di quella di Luce e Daniel, nasce di botto; come l'eruzione di un vulcano. Ander, è  già dal prologo, innamorato perso di lei, mentre Eureka, ne rimane affascinata dal primo momento che lo vede, e il ricordo di questo ragazzo la tormenta per quasi tutto il libro; ma lo scattare della loro relazione, che avviene alle ultime pagine, è fulminea, un momento non c'era niente e poi c'è la follia e la magia di un amore proibito. Sicuramente una bellissima scena, che mi ha coinvolto più di quanto io avessi potuto sperare; sta di fatto però che durante il corso della storia il lettore non ha la possibilità di innamorarsi della coppia, a causa proprio del fatto che, questi, non si vedono quasi mai! In più c'è anche la presenza di  un 'terzo', che compone l'immancabile triangolo amoroso: Brooks, l'amico d'infanzia, il confidente, la persona più amata dopo la madre, e i gemellini.
C'è stato un momento in cui ho temuto di essermi innamorata del ragazzo sbagliato: per qualche pagina, ho pensato di volere che Eureka si mettesse con Brooks, e non con Ander... di lui non si sapeva ancora nulla, niente mi aveva fatto pensare che potessero stare bene insieme; con Brooks, invece, Eureka stava benissimo. Quasi si completavano...

"Brooks l’avrebbe baciata.
Lei non si mosse. Non sapeva cosa fare. I suoi occhi rimasero incollati a quelli di lui per tutto il tempo. Avvertì il suo peso contro le gambe e le sfuggì un lieve sospiro. Le labbra di lui erano gentili, ma la stretta delle sue mani era tenace e la costrinse a un nuovo tipo di lotta. Rotolarono l’uno addosso all’altra mentre la sua bocca premeva su quella di lei. Eureka infilò le dita sotto la sua camicia, gli toccò la pelle della schiena, liscia come una pietra levigata. La lingua di lui tracciò il contorno di quella di lei. Era morbida come seta. Lei inarcò la schiena col desiderio di essergli ancora più vicina.
«Ãˆ così…» mormorò lui.
«Giusto» concluse lei con un cenno del capo.
Ripresero fiato e subito si tuffarono in un altro bacio.
Fino a quel momento l’esperienza di Eureka si era limitata al gioco della bottiglia, alle penitenze, a qualche strusciatina fugace appena fuori dai balli della scuola. Questo era lontano anni luce.
Era davvero Brooks? Le sembrava di baciare qualcuno con cui aveva un tempo condiviso una storia d’amore, intensa come Eureka non si era mai nemmeno permessa di desiderare. Le mani di lui le accarezzavano la pelle come se lei fosse una dea voluttuosa, non la ragazza che conosceva da tutta una vita. Quando era diventato così muscoloso, così sexy? Magari da anni, e lei non ci aveva mai fatto caso. O era stato il bacio? Li aveva trasformati e resi più maturi in pochi istanti? Lei si staccò per guardarlo. Ne studiò il volto, le lentiggini, il ciuffo ribelle di capelli castani, e vide che Brooks era qualcuno di completamente diverso. Si sentì sopraffare da un misto di paura ed euforia nel rendersi conto che non c’era modo di tornare indietro.
«Perché ci hai messo tanto?» domandò con la voce ridotta a un sussurro rauco."

E' durato poco; ma lo sconforto nel vedere che, ovviamente la coppia indiscussa sarebbe stata quella di Ander ed Eureka, è rimasto fino alle fine del libro, anche quando ho letto di loro insieme e ho pensato che fossero davvero adorabili. Brooks, come Cam di Fallen, mi ha fatto molta tenerezza; la differenza con Cam sta nel fatto che, per lui non ho mai pensato che potesse stare bene con Luce; con Brooks invece, come detto, il pensiero c'è stato; per questo sono sicura che mi entrerà, ancor più, in simpatia nel prossimo capitolo.
Infine, anche se reticente, alle ultime pagine ho ceduto, e mi sono affezionata alla neo coppia Ander-Eureka (pur mantenendo un certo apprezzamento verso Brooks, e l'idea che lo sviluppo di questa coppia poteva essere svolto in maniera migliore). Di certo, resistere alla dolcezza di questa parte sarebbe stata cosa, ben poco ardua!


"La stretta di Ander aveva una qualità intima e profonda che lei aveva sentito soltanto con poche persone prima: Diana, il padre, Brooks, Cat… Eureka poteva contarle sulle dita di una mano. Era un’intimità che suggeriva un profondo affetto, un’intimità che sconfinava nell’amore. Si aspettava di provare l’impulso di staccarsi, invece si abbandonò all’abbraccio. [...] All’improvviso Eureka ebbe la sensazione di trovarsi nel posto più sicuro della Terra e capì di essersi sbagliata sul suo conto. Ricordò quello che Cat diceva sempre a proposito di sentirsi a proprio “agio” con certi ragazzi. Eureka non lo aveva mai capito (la maggior parte delle volte si sentiva insicura, nervosa, imbarazzata) fino a quel momento. Stare fra le braccia di Ander la faceva sentire così a suo agio che allontanarsi le pareva impensabile."

♥♥♥

"Quando le labbra di lui premettero sulla sue, non si stupì. Accadde come accade che il sole sorge, che un fiore sboccia, che la pioggia cade dal cielo, che i vivi smettono di respirare. Naturalmente. Inevitabilmente. Le sue labbra erano tenaci e sapevano di sale. Eureka sentì il proprio corpo avvampare di calore. I loro nasi si toccarono e lei aprì la bocca per assaporare ancora di più quel bacio. Gli toccò i capelli, ripercorrendo con le dita i sentieri che le dita di lui seguivano quando era nervoso. Adesso non sembrava affatto nervoso. La stava baciando come se avesse aspettato quel momento da tanto, tanto tempo, come fosse nato solo per quello."



"Ti ho osservata dal giorno in cui sei nata, ma tu non mi hai mai visto finché non sono stato io a volerlo… il giorno che ho tamponato la tua auto. Sono stato con te ogni giorno negli ultimi diciassette anni. Ti ho osservata imparare a camminare, ad allacciarti le scarpe, a suonare la chitarra…» deglutì «… a baciare. Ti ho osservata farti il buco alle orecchie, fallire l’esame per la patente, e vincere la tua prima gara di corsa campestre.» Ander l’attirò a sé e la tenne stretta. «All’epoca della morte di Diana, ormai ero così disperatamente innamorato di te che non ho retto più. Ho lanciato la mia auto contro la tua a quello stop. Avevo bisogno che mi vedessi. Ad ogni istante che passava ero sempre più innamorato di te.» Eureka avvampò. Che cosa poteva dire? «Io… be’… ehm…» «Non devi rispondere» disse Ander. «Sappi solo che, malgrado io abbia cominciato a rinnegare tutto quello che mi è stato insegnato, di una cosa sono assolutamente certo.» Mise una mano fra le sue. «La mia devozione per te. Non crollerà mai, Eureka. Te lo giuro.» "


Ed ecco che, con solo poche righe, si finisce per innamorarsi di loro; e di sperare e augurarsi che le tragedie avvenute in questo libro siano le uniche della saga; ma questa, è sicuramente una speranza vana: quale amore, più di quello tormentato e sofferto, può far innamorare un lettore?


♥ Una lacrima. Una goccia. Un'onda.
Che rischia di travolgere tutto.
Anche l'amore. ♥


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