lunedì 29 gennaio 2018

"Una lunga estate crudele" di Alessia Gazzola


Una lunga estate crudele
Alessia Gazzola

Listino: € 16,40
Copertina: Rilegato 
Editore: Longanesi
Collana: La gaja scienza
Pagine: 313
Lingua: Italiano 
EAN: 9788830440968 
Data di uscita: 29/01/2015
Genere: romanzo giallo

Trama: Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai imparato a resistere a tutto. O quasi a tutto. Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che le hanno affidato la supervisione di una specializzanda... proprio a lei, che fatica a supervisionare se stessa! E lo dimostra anche la sua tortuosa vita sentimentale. Alice, infatti, soffre ancora della sindrome da cuore in sospeso che la tiene in bilico tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti: Arthur, diventato "l'innominabile" dopo troppe sofferenze, e Claudio, il medico legale più rampante dell'istituto, bello e incorreggibile, autentico diavolo tentatore. E infine, Alice resiste, o ci prova, all'istinto di lanciarsi in fantasiose teorie investigative ogni volta che, in segreto, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale invece dimostra di nutrire in lei più fiducia di quanta ne abbia Alice stessa. Ma è difficile far fronte a tutto questo insieme quando, nell'estate più rovente da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo. Il ritrovamento dello scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un'indagine intricata e complessa. Alice dovrà fare così i conti con una galleria di personaggi che, all'apparenza limpidi e sinceri, dietro le quinte nascondono segreti inconfessabili.


Recensione

Quinto libro della saga di Alice Allevi, e come il precedente anche questo l'ho di-vo-ra-to. La curiosità è troppo forte: non riesco davvero a mettere un freno alla lettura, la voglia di scoprire gli altarini e le bugie che si celano dietro l'omicidio di turno, è davvero troppa!
Il caso in questione è nuovamente (come il precedente) un cold case, il quale si interseca con un caso più recente (sempre come il precedente libro! A mio dire, seppur sia lo stesso schema, non stanca! Anzi, al contrario trovo ineccepibile la capacità dell'autrice di intersecare i fili di due vicende così lontane temporalmente, ma così vicine nelle bugie!). In questo nuovo omicidio veniamo introdotti nell'ambiente teatrale, tanto bello quanto... "letale". A differenza del precedente libro (e scusatemi se lo nomino così tante volte, ma avendoli letti entrambi in quattro giorni, mi viene difficile non fare paragoni!), questo caso mi è sembrato essere meno "intenso", ma sono sicura che io sia stata enormemente influenzata dal fatto che i problemi palestinesi siano una realtà che ci appartiene, e quindi, molto probabilmente l'ho vissuta con più realismo. Sta di fatto, che questo caso è scritto con la stessa attenzione e accuratezza che contraddistingue la scrittura della Gazzola. Ogni tassello, alla fine del libro, raggiunge il suo posto, e seppur, in questo caso, Alice e Calligaris non siano riusciti, di fatto, a trovare il "vero" colpevole per mancanza di "prove", la Gazzola ci fornisce, comunque, le risposte alle domande che ci eravamo posti, in una maniera particolare: cambiando pov e non parlando più da Alice, bensì da assassino.
Al risveglio era tutto uguale.
Era sempre solo. Era sempre un uomo mediocre.
Era sempre un assassino.
(Probabili spoiler! Se non si vogliono conoscere troppi dettagli, non continuare a leggere!)
In questo caso, seppur Calligaris abbia sempre tenuto conto delle intuizioni di Alice, e le abbia affidato la deposizione di un testimone, ho come avuto l'impressione che Alice abbia avuto un ruolo minore nella risoluzione del caso. Di contro, dal lato sentimentale c'è stato maggiore fermento!
Come previsto, alla confusa situazione sentimentale di Alice, si aggiunge il personaggio di Sergio Einaudi, antropologo, nonché uomo dai modi cortesi e molto gentili, che con la saggezza dovuta ai suoi anni riesce a comprendere Alice meglio di quanto non si capisca ella stessa!
Non essere triste. Ci sono momenti, nella vita di chiunque, in cui le troppe possibilità confondono le idee. Questo accade quanto si è ancora molto giovani. Passerà. E molto presto l'infelicità che senti addosso la ricorderai come felicità.
Però, piccola Alice persa nel Paese delle Meraviglie, io non posso aiutarti a capire cosa vuoi. Non sarebbe leale. Dovrai capirlo da sola.
Il suo personaggio mi è piaciuto quanto basta. E' un uomo semplice, e penso che per tal motivo non sia adatto ad Alice; ma la sua presenza ha almeno scosso un po' la situazione con Claudio. Il saperla così vicina ad un altro uomo ha scatenato la sua gelosia, portandolo ad aprirsi molto di più, e all'essere più tenero nei suoi confronti, ed anche più presente. Sfortunatamente la differenza di pensiero su come vivere una relazione, li porta a scontrarsi di continuo: mentre l'una (e a ragione) pensa che l'amore sia la costanza, la fedeltà e il voler costruire qualcosa insieme, l'altro pensa che la "normalità" porti noia al rapporto, uccidendo il sentimento stesso!
❛❛Dimostrerei di amarti di più se ti sposassi e ti facessi sfornare due figli in tre anni? E ogni domenica ti portassi al centro commerciale? E poi litigheremmo per il mutuo, le bollette? E staremmo insieme una volta al mese, se va bene? Alice…abbandona quelle idee che ti hanno inculcato tua madre, tua nonna e le favole, e ascolta me. Non dimostrerei di amarti di più preservando quello che provo adesso?❜❜ 

❛❛Tu hai le tue convinzioni. Io non posso pretendere di cambiarle. Ma io so che non permetterò mai che quello che provo per te si stanchi diventi noia. Preferisco invecchiare desiderandoti come adesso.❜
A complicare il tutto c'è Arthur, che porta, alla fine del libro, una lieta novella: tornerà a Roma, in pianta semi-stabile! Che questo sia il trampolino per un nuovo riavvicinamento? Non è dato saperlo. Non ora, in ogni caso. Di sicuro, però, i sentimenti non si sono assopiti, né quelli di lui, né quelli di lei. Ma come Alice stessa dice:
E allora è bene che accetti la dura verità dei miei sentimenti.Saltellare dall'uno all'altro mi crea profonda sofferenza, ma stare con uno e rinunciare all'altro me ne creerebbe ancora di più.
E' un'eterna indecisa la nostra sbadatella. E' poco ma sicuro. Per cui non mi resta che continuare la lettura e sperare in un immediato lieto evento: c'è bisogno che lo dica? TEAM CONFORTI. ❤❤
See you later.


PS. Per la prima volta in questa saga mi sono commossa! La scena con Nur, e il racconto di Arthur mi hanno spezzato il cuore! 💔💔



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